Abate Wine, il vino del lago di Garda con una storia da raccontare

L’attenzione sempre maggiore che il mondo dell’alimentazione pone sul vino, è un chiaro segnale di quanta importanza abbia nell’insieme di ciò che si propone a tavola.
Gli abbinamenti, i bouquet olfattivi, le note più delicate e ricercate di sapori…
La maggior parte di noi conosce davvero solo una piccola percentuale di tutto ciò che è il vino e se esistono corsi specializzati per saperlo “leggere” correttamente, è vero anche che costruirsi un palato più raffinato può essere anche frutto di una bevuta consapevole e concentrata del vino che portiamo a casa. Certo, purché questo vino sia di qualità, naturalmente! In questi giorni io sto scoprendo la selezione di Abate, azienda agricola situata appena a sud del lago di Garda.
Quest’anno, la loro realtà compie un secolo esatto di storia, e noi la festeggiamo degustando i loro Lugana e il loro Tiracollo.

LE TIPOLOGIE DI VINO

Pochi, ma molto buoni.
La selezione di Abate è composta da 3 tipologie di vino, di cui due bianchi ed un rosso. Tutti di altissima qualità.

  • Lugana DOC 2018 – è un vino la cui produzione è consentita solamente nella zona compresa tra Brescia e Verona e prende il nome proprio dalla località che si trova per l’appunto a sud del lago di Garda. Nei pressi si trova anche il Consorzio di Tutela del Lugana, un vino che ha moltissimo da raccontare. Per chi non lo conoscesse, stiamo parlando di un vino bianco, quello di Abate è fermo e ha un sapore delicato che lo rende un’ottima scelta per accostare piatti delicati, magari di pesce (ad esempio QUESTO) o anche per aperitivi estivi da godere al tramonto. Prezzo a bottiglia: 12€
  • Lugana DOC 2019 – Del tutto uguale per struttura al suo fratello maggiore di cui abbiamo appena parlato, questo vino è semplicemente più giovane. Le differenze di sapore sono minime, forse spiccano maggiormente le note floreali perché ha trascorso meno tempo in bottiglia tra il momento della produzione e quello del consumo. Si abbina piacevolmente a primi non troppo elaborati (vi suggerisco QUESTO) e va servito fresco ma non eccessivamente freddo. Prezzo a bottiglia: 10€
  • Tiracollo 2019 – Ecco il rosso della selezione Abate! Prodotto con Marzemino, Rebo (a sua volta frutto dell’incrocio tra Teroldego e Merlot) e il Groppello tipico del Benàco, regione territoriale del lago di Garda. Questo vino si appresta facilmente a completare il quadro di sapori che nascono da primi più ricchi, secondi piatti di carne rossa (vi consiglio di provarlo con QUESTO) e va servito a temperatura non superiore ai 18 gradi. Può essere consumato fino a 4 anni dopo l’imbottigliamento e le note di frutti di bosco rossi sono quelle più riconoscibili. Prezzo a bottiglia : 9€.

IL TERRITORIO DA CUI PROVENGONO

Comprendere il territorio di produzione di un vino, ci dice molto sulla sua identità. La composizione dei terreni, la presenza di determinati elementi, i fattori climatici… Tutto questo contribuisce alla struttura delle uve che vengono impiegate. Il risultato è determinato dalle caratteristiche dei vitigni, che si sommano a quelli appena elencati.
I terreni di produzione del vino Abate di estendono a sud del lago di Garda, in due punti differenti.
Le uve impiegate per la produzione del Lugana, infatti, crescono su un terreno più argilloso e calcaroso rispetto a quello che ospita i vigneti destinati al Tiracollo, che è ricco di limo e le argille che contiene sono più fini di quelle del primo.
Si tratta comunque di colline moreniche, in cui il microclima particolare che le caratterizza fa sì che gli inverni non siano eccessivamente freddi, assicurando quindi ai vitigni una crescita a una temperatura media di 15 gradi nell’arco dell’anno. La vite è una pianta molto sensibile a questo fattore!

UN REGALO PER SE’ E PER GLI ALTRI

Buono, bello nella presentazione, di qualità…
Cos’altro manca a questo vino per essere una vera e propria coccola per sé o per gli altri?
Nulla!
Anche le etichette che hanno scelto per le loro bottiglie sono degne di nota e ricche di significato.
Cosa c’è di più bello del fare a qualcuno un regalo che racconti qualcosa? La storia di Abate e del loro stemma la trovate qui.
Buona lettura!

Testo e fotografie
a cura di Micol Uberti

Franciacorta in settembre: perché andarci assolutamente!

Mi sentite spesso parlare di questo territorio perché, nonostante io sia milanese, la mia sede principale si trova proprio sul lago d’Iseo.
Incredibile pensare che fino a pochi anni fa non amavo andarci… Ora invece non me ne vorrei mai andar via!
Avendola vissuta in tutte le stagioni e in tutti i mesi, ora posso dirvelo con certezza:
è settembre il momento migliore per godersi un weekend in Franciacorta.

Perché? Per 3 semplici motivi:

  1. innanzitutto siamo in pieno periodo di vendemmia e a metà mese le cantine aprono i loro battenti a chi vuole degustare i loro prodotti. Sono moltissimi gli eventi in cantina a cui potrete partecipare tra il 15 ed il 16 settembre, li trovate tutti in elenco su www.franciacorta.net e sarebbe un vero delitto non immergersi nel mondo di una delle eccellenze per cui siamo conosciuti in tutto il mondo, il vino!
  2. Il clima è mite, non si potrebbe chiedere di meglio. Questa zona territoriale, infatti, se è vero che rimane un po’ afosa durante i mesi più caldi dell’estate, sa invece dare il meglio di sé a inizio autunno. E’ ventilata ma si può ancora stare in costume, nel caso in cui si voglia prendere un po’ di sole e fare un bagno in riva al lago.
  3. I colori della natura. I colori della natura sono incantevoli in questo periodo, cominciano a scaldarsi e il paesaggio sa essere romantico come non mai! E’ l’occasione giusta per fare una passeggiata al tramonto, lasciandosi incantare da una tavolozza indimenticabile di sfumature!

Certo, potrete pensare che io sia di parte, visto l’incipit dell’articolo.
Invece no, è solo un consiglio spassionato! 
Settembre è l’occasione perfetta per condividere con il vostro partner o con gli amici un tour delle cantine più prestigiose d’Italia e rilassarvi poi alla vista dell’acqua del lago che luccica prima di cena, riflettendo le luci del tramonto!
E se avete paura di alzare un po’ il gomito… c’è chi pensa a riportarvi al vostro hotel (mercoledì ve ne suggerisco uno bellissimo) sani e salvi: Percorsi in Franciacorta offre un servizio di noleggio con conducente su splendidi mezzi d’epoca che sarà la vera ciliegina sulla torta in questa imperdibile esperienza, capace come poche altre di addolcire il vostro rientro dalle vacanze!

Testo e fotografia a cura di
Micol Uberti

#FotoRacconti – L’Étoile del mondo food? Si trova sul lago d’Iseo

Che a me piaccia fotografare cibo, è ormai cosa nota a chi mi segue da tempo sia sul blog sia sul mio profilo Instagram, ma devo ammettere che dopo anni che mi dedico a questa passione, comincio a capire che la riuscita di una fotografia è data per l’80% dal piatto ed il restante dalle mie capacità. Non perché siano scarse, ma perché è proprio il cibo che mi ispira, se manca la scintilla d’amore tra me e il soggetto dei miei scatti, non verranno mai bene come vorrei.

Ho trovato un posto che ha saputo affascinare i miei occhi e ammaliare le mie papille gustative, un luogo in cui l’eccellenza non si trova solo nelle materie prime impiegate per la preparazione dei piatti del menù, ma anche nel personale che è instancabilmente appassionato, preparato, presente ma discreto e leggero come una piuma al tempo stesso.
L’Étoile è questo posto delle favole, e del resto non poteva che essere proprio lui, essendo il ristorante di un relais che si chiama Podere Castel Merlo. Qui tutto parla di tempi antichi e già solo il semplice pronunciare questi nomi fa sentire una principessa.
Quando dico che il cibo deve essere accogliente per appagarci fino in fondo, intendo che nel ventaglio di sapori e profumi che sprigiona, a mio avviso è fondamentale la presenza di quell’elemento che ci sembra famigliare, riconoscibile, vicino al nostro cuore: è così che le proposte dello chef Antonio Russo, sotto la regia di Davide Oldani, vincono senza neppure bisogno di giocare la partita! Per quanto la creatività spicchi e non ci si trovi mai davanti a piatti banali, ci sarà sempre un tocco rassicurante che ti abbraccia e ti fa sentire che quella novità può benissimo diventare parte integrante di te.
Così tanto che io e #laFrancaPR (che naturalmente ha condiviso questo viaggio culinario con me) ci siamo ritrovate più volte a guardarci negli occhi e dirci: “Ma ci hanno letto nel pensiero!”. Non è da sottovalutare questa capacità di conoscere un cliente che ha appena fatto il suo ingresso nella tua sala da pranzo, perché ci vuole una grande esperienza e un saper osservare fuori dal comune. Certo, poi fai due chiacchiere con il maître e scopri che ha un curriculum così lungo, costellato di lavori nei migliori alberghi del nord, che se ti fermi ad ascoltarlo nel frattempo la tua omelette della colazione diventa fredda.
Ah, e ha la mia età.
Insomma, l’Étoile non si chiama così per caso: c’è tanta qualità, tanta sostanza, oppure, parlando di cibo, c’è tantissimo arrosto e niente fumo.
E’ bello perché nulla viene ostentato, tutto è concretezza e cura dei dettagli, non c’è tempo per vantarsi e pavoneggiarsi.
Il loro intento è quello di dimostrare che sono davvero la Stella del Food, qui.
E credetemi: quanto ci riescono bene!

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A Podere Castel Merlo si pasteggia con i migliori vini prodotti direttamente nelle loro vigne, su cui affaccia l’incantevole struttura

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Pensate che sia un dolce? Vi sbagliate!
Si tratta di caciotta fresca servita su letto di crema di patate viola, ed è un antipasto!

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Che magia il caviale di aceto balsamico accostato al cioccolato fondente ed al sorbetto di mango… naturalmente tutto fatto in casa!

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Naturalmente anche la colazione, qui, è gourmet!

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Un vero incanto, non è così?
Se volete scoprire di più su questo splendido relais, vi consiglio di leggere il racconto di Franca, qui!

Testo e fotografia
a cura di Micol Uberti

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Nespresso a Vinitaly: quando il caffè si serve in calice… e si mangia!

Andare a Vinitaly e bere solo caffè.
Sì, lo so che sembra il colmo, soprattutto per me poi, che amo il vino e lo dico apertamente… però a volte bisogna saper accogliere le novità e le diversità, che poi è sempre ciò che ci arricchisce di più.
Un brindisino con prosecco e sciroppo aromatico (al mango per me) ci è scappato, dal momento che oggi è il compleanno della Franca, ma poi ci siamo esclusivamente dedicate al mondo Nespresso.
Tutta mattina a bere espresso a non finire? Naturalmente no!
Però chi avrebbe immaginato che potesse essere una bevanda da pasteggio esattamente come il vino?
Provate ad aprire la mente e ad immaginare un nuovo modo di consumare il caffè…
Fantasticate, provate a pensare come starebbe bene in un contesto salato.
Non ci riuscite proprio? Nessun problema, è già intervenuto Andrea Berton, rinomato chef che ha fatto guadagnare due stelle Michelin nel 2008 e 2009 al Trussardi alla Scala.
Lui ha preso il caffè e ne ha fatto risotti e capesante.
Detta così suona male, magari, ma al palato invece l’abbinamento sarà molto gradito!

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Risotto con lime, caffè e pestato di capperi

 

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Capasanta cotta nel caffè, su letto di crema di broccoli e topping di patata soffiata

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Cannolo di cioccolato fondente con ripieno di crema al caffè

Fotografie a cura di Micol Uberti

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Time to celebrate!

Quando ero piccola, mia nonna Lidia mi faceva guardare il mitico Mike Buongiorno.
Non c’era nulla da fare, non mangiavo nulla se non mi incantavo davanti alla TV! Forse è per questo che ero magra? Chissà… Fatto sta che quando lui faceva il suo ingresso nello studio di Gira la Ruota, io mi puntavo sul seggiolone e urlavo un improbabile: “ALLEGRIA!!!”, imitandolo.
Ecco, penso proprio che farei altrettanto in questo momento, se mi si chiedesse di descrivere il mio stato d’animo. La Fashion Week si è conclusa ormai da qualche settimana, è vero, ma il FuoriSalone è alle porte e svegliarsi la mattina con la posta elettronica piena di inviti ad eventi non sapete quanto mi riempia il cuore.
Ah beh certo, non è mica solo questo… Anzi, ci sono cose che mi riempiono ancora più di entusiasmo. Sintetizzando? Il team di questo blog si è allargato e ha preso forma, come ho sempre sognato. E’ arrivato Daniele, che per quanto sarà una presenza leggera e incostante, regala un apporto prezioso al mio lavoro. E poi c’è Franca, da sempre, che con impegno e una grande professionalità supporta tutto quello che faccio. Non potrei certo immaginare questo micoluberti.com senza di lei!

Allora non c’è molto da pensarci su: con dei traguardi del genere, bisogna tassativamente brindare! E’ vero che ogni scusa è buona, per carità, però c’è da dire che stavolta le cose stanno cambiando per davvero e credo che la mia gallery di Instagram (@micoluberti_official) ne sia la prova… Comunque bando alle ciance, ho fatto laptop e agenda un po’ più in là e ho messo insieme un aperitivino casalingo di tutto rispetto. Casalingo, sì, ma in ufficio, perché io ho una stanza dedicata solo al lavoro. Peccato che non fosse presente anche Daniele, ma recupereremo senza dubbio al più presto. Momentaneamente ci siamo limitate a battere i calici io e la Franca (scusate, so che è orribile grammaticalmente l’articolo davanti al nome ma… innanzitutto io sono milanese, perciò sono perdonata, e poi lei non è una Franca qualunque! Anzi, stavo meditando di farne un hashtg d’ora in poi…).
Un paio di avocado toast, qualche macarons salato e una magnum di Cuvée Prestige Bellussi.
Immaginate qualcosa di meglio? Io, sinceramente, no!
Alla nostra!

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Fotografie a cura di Micol Uberti

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Aspettando il 2017… in cucina, con Berlucchi

L’allegria del colore vivace di una zucca dalla polpa profumatissima, la voglia di creare una ricetta diversa dal solito e soprattutto di sperimentare nuovi sapori da accostare con il re della mia tavola di domani, 1 gennaio 2017: una bottiglia di Berlucchi Cuvée Imperiale.

La zucca diventa una morbida crema che abbraccia i cavatappi (mi sembra giusto utilizzare questo formato di pasta, in questo periodo dell’anno!), accoglie i fagioli cannellini e gli straccetti di petto di pollo agli aromi. Il sapore è delicato ma sofisticato, al palato si apre un ventaglio di sentori che passano dal dolce erbaceo della vellutata e poi lasciano spazio alla sapidità della carne, fatta saltare in padella con anelli di cipolla dorata appena tagliati, che sprigionano così tutto il loro succo nell’olio bollente.
E’ una festa: una festa per gli occhi e per la bocca.

Il vino franciacortino sveglia le papille gustative con il suo perlage persistente e apre il palato preparandolo alla percezione del sapore del piatto.
Ovattato, fresco e inconfondibile, il Berlucchi Cuvée Imperiale è la proposta più azzeccata per chi cerca un brut leggero che sia il protagonista del pranzo, dal momento del brindisi agli antipasti per arrivare fino al momento del dolce, in un pasto da condividere con chi si ama.

Questo sarà ciò che mangeremo noi domani come prima portata, alla quale seguirà senza dubbio il più tradizionale cotechino con le lenticchie. Quello che ho scelto io è di Salumi Pasini, buonissimo e genuino! Voi cosa mangerete?

Vi auguro con tutto il cuore che sia un anno pieno di sorprese magiche e di amore incondizionato.
Buon 2017!

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Fotografia a cura di Micol Uberti

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BUON COMPLEANNO, MICOL!

Ecco a voi tutti i regali che ho ricevuto e il mio invito per partecipare a un contest Berlucchi pazzesco

Caro blog, ci siamo “visti” sulle tue pagine quando ancora avevo 26 anni…
…ed ora invece se n’è aggiunto uno in più.
E’ stato un compleanno molto speciale, pieno di emozioni profonde sia nel bene sia nel male ed ho ricevuto una marea di auguri da persone fantastiche insieme alla fortuna di capire chi davvero è una certezza nella mia vita.

Regali? Certo che ne ho ricevuti!
Alcuni rimangono una coccola molto personale perché li ho ricevuti da famiglia e amici, mentre altri ancora sono dei doni che ho ricevuto dai brand con cui collaboro ed ho deciso che non potevo non mostrarveli… così questa mattina mi sono messa all’opera e li ho fotografati tutti, per raccontarvi quanto pieno di gioia e stupore sia stato il mio ventesettesimo compleanno ieri!

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Elegante, semplice e luminoso: il bouquet realizzato da Sabrina di Gennaro di La Vie En Rose è stato una vera sorpresa, il primo mazzo di rose della mia vita! Lei è una floral designer eccezionale, non a caso collabora anche con Yamamay ed ha un suo corner all’interno del loro store di Corso Buenos Aires… anche Heidi ha apprezzato molto!

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Il maglione e l’abito in paillettes di Oroblù sono stati i capi principali degli outfit che ho creato per i festeggiamenti, durante i quali ho brindato solo ed esclusivamente con deliziose bollicine franciacortine di Berlucchi: ho selezionato il Cuvée Imperiale ed il Berlucchi ’61. Le loro bollicine hanno riempito di allegria i momenti in famiglia e con gli amici! Se anche voi farete altrettanto, durante il Natale, vi invito a pubblicare sui social una foto (a vostra scelta come realizzarla) includendo l’hashtag #BerlucchiMood. In questo modo parteciperete ad un contest eccezionale grazie a cui potreste vincere un soggiorno in una villa per 10 persone nella splendida Franciacorta! Trovate il regolamento QUI.

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Uno dei regali più graditi è stata senza dubbio la nuova fragranza di Salvatore Ferragamo, Signorina Misteriosa. Dalle note più calde e speziate rispetto alla versione classica che io indosso già da tempo, questo è la sua vera anima sensuale ed intensa. Un ottimo regalo di Natale, per chi vuole trasmettere un messaggio di passione e classe.

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Gioielli. Non sono mai abbastanza!
 Li indosso nel precedente scatto ma non sono solo questi, che ho ricevuto da 4YouJewels.
Oltre a un braccialetto con stelline e la fede tempestata di Swarovski, ho ricevuto uno stupendo bracciale con charmes che adoro.

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Naturalmente non si può sfoggiare un anello senza una manicure perfetta e delle unghie curate, siete d’accordo? Ecco allora che Faby International mi ha stupita, inviandomi un set di smalti dai colori decisi ed elegantissimi. Non a caso, uno di loro è ispirato ad Audrey!

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Per completare poi il look delle feste, Kiko Make Up mi ha omaggiata di quello che io definisco il fondotinta perfetto: delicato sulla pelle, consistenza leggera e coprenza impeccabile… Skin Tonte Foundation crea una base che non lascia traccia ma definisce un incarnato di porcellana da invidiare.

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In ultimo, una dolcissima coccola prima di andare a nanna: le barrette di cioccolato di Tasta Gelato, direttamente lavorate a Modica e impreziosite da ingredienti straordinari come la maggiorana selvatica, hanno addolcito questo splendido 22 dicembre e hanno stupito i palati dei miei amici.

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A tutti questi brand e sopratutto a tutti voi, che mi avete fatto mille auguri sui social e non solo, devo dire un enorme GRAZIE per aver reso il mio ventesettesimo compleanno un avvenimento indimenticabile e speciale.

Grazie con tutti il cuore!

(Fotografie a cura di Micol Uberti, Bruno Uberti)

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Millè e una notte: un oceano di bollicine dalla Franciacorta alla Thailandia

Convintissimi che un millesimato della Franciacorta possa essere gustato solo con un dolce al cucchiaio? Parliamone!
La sperimentazione, in cucina, credo che sia un aspetto fondamentale per riuscire a superare i limiti imposti dalle tradizioni culturali in tavola, in ogni caso si scopre qualcosa di nuovo: può capitare che “ci si allontani troppo” e venga voglia di tornare alle proprie origini, oppure ci si sorprende con accostamenti e sapori nuovi che riescono a estraniarci dal luogo in cui ci troviamo, accompagnandoci in viaggi incredibili con la mente, portandoci oltre oceano addirittura!
Un po’ come è successo lunedì scorso in occasione dell’evento Millè thai night at Cocca Hotel.

Sarnico, 19 settembre 2016 – La “scusa” per la quale mi trovo presso la bellissima struttura del Cocca Hotel con lamia amica Michela Muratori, proprietaria della cantina Tenuta Villa Crespia di Adro (BS), è quella di brindare all’inaugurazione della loro nuova piscina della thai spa. Una meravigliosa scusa, a dirla tutta, dal momento che ci troviamo sulla terrazza della struttura, con una vista mozzafiato sul lago d’Iseo ed un morbido tramonto a dirci che è quasi ora di cena. Perciò, dopo un conviviale aperitivo a bordo piscina in cui i calici pieni di Millè tintinnano e le voci allegre degli ospiti si sovrappongono, è tempo di gustare nuovi sapori e fare un tour alla scoperta della lontana Thailandia. Chi meglio di un hotel di lusso in cui la parte wellness è dedicata interamente a questo Paese, potrebbe portare in tavola la loro tradizione culinaria?
Spiedini di pollo al curry, gamberi panati fritti e insalata piccante sono solo l’antipasto!
Segue poi una deliziosa zuppa di pesce preparata al momento, impreziosita dal succo di limone che le dà una connotazione aromatica molto precisa che io ho trovato perfettamente in linea con i miei gusti.
Come seconda portata, poi, un grande classico: riso saltato con ananas e frutti di mare.
Per concludere, una noce di cocco che ha rinfrescato il palato dopo una cena così ricca di sapori.

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Fotografie a cura di Francesco Piceni

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Berlucchi e lo chef Stefano Cerveni: racconto di un sabato da sogno.

E’ sabato, c’è il sole e la Franciacorta ha voglia di far festa.
Non lo so se sia perché è un territorio abbastanza piccolo, oppure perché è proprio lo spirito che c’è qui… fatto sta che, quando c’è qualche evento speciale, lo si percepisce nell’aria su tutto il lago d’Iseo.
Durante il weekend appena passato, infatti, le cantine delle aziende vinicole della zona hanno aperto i loro cancelli e le loro bottiglie al pubblico, consentendogli di degustare i propri vini.

17 Settembre 2016, Borgonato (BS) – Entro nel giardino di Berlucchi e già mi innamoro.
Il grande prato curatissimo, il tavolino ricavato da un tronco di albero tagliato che si trova all’ombra di un ulivo, un altro tavolo in pietra attorno al quale vedo delle sedie in ferro battuto bianco che catturano immediatamente la mia attenzione… ogni dettaglio è una favola. E poi si sente da lontano la voce gioviale dell’enologo Arturo Ziliani che racconta il millesimato ’61 Nature agli ospiti. Lui è niente meno che il figlio di Franco, che produsse il primo Franciacorta nel 1961 con Guido Berlucchi, secondo il metodo classico che prevede la seconda fermentazione in bottiglia. Si avvicina poi anche uno chef, un uomo discreto e dal sorriso largo e luminoso. Si tratta di Stefano Cerveni, che per l’occasione ha creato tre proposte gourmet da degustare insieme ad un calice di fresco Nature. Mentre racconta il modo in cui ha ideato e preparato i piatti, una crema di patate viola con gamberi crudi e cipolla rossa, uno sformatino di tinca di lago e un’insalatina di pop corn di pollo con sarde di Montisola, lo guardo e penso che le stelle che Michelin gli ha riconosciuto sono davvero le stesse che brillano nei suoi occhi mentre parla del suo lavoro, della sua passione, della sua vita. 

La proposta che ho preferito, per palato, è stata l’ultima (e forse si intuisce anche dalla quantità di scatti che le ho dedicato!) ma questo millesimato leggermente sapido e tondo ha esaltato e si è lasciato esaltare alla perfezione anche dagli altri due piatti.

Ecco a voi le fotografie di un pomeriggio pieno di sapore e di gioia.

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Fotografie a cura di Micol Uberti

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Bellussi Cuvée Prestige

Il tempo.
Il tempo che passiamo con le persone che amiamo ed il tempo che dedichiamo a noi stessi è il bene più prezioso ed è ciò che, a parer mio, manda avanti l’universo e conferisce un senso a tutto il resto… Togliete quei momenti e ditemi cosa rimane della vita!

Ogni volta che vado a Sarnico amo passare una mezzoretta da sola su un molo (che in cuor mio appartiene solo a me, anche se purtroppo non è così di fatto) e osservo.
Osservo tutto: l’acqua, i gabbiani, le increspature sulla superficie del lago, i riflessi del sole sulle onde… e torno a far parte di un equilibrio cosmico che ci si perde troppo spesso in fondo alla frenesia degli impegni quotidiani.

Questa volta ho voluto fare un esperimento e portare con me una compagnia speciale, una bottiglia di spumante Bellussi, un cuvée prestige della Valdobbiadene. Non è un dispetto alle bollicine locali, naturalmente, ma una piccola evasione che mi ha fatto scoprire un sapore intenso e morbido che ha solleticato il mio palato. A differenza dei franciacorta, che si esaltano particolarmente se affiancati al mondo sapido, il Bellussi si presenta più dolce e perfetto per accompagnare delle succosissime ciliegie di stagione.

Un gusto elegante e ammiccante che parla di estate e spalanca i sensi.

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Fotografie a cura di Bruno Uberti

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