Fare foto dall’alto: sicuri che sia sempre la scelta migliore?

Sicuramente è la scelta più comoda, questo lo capisco.
Realizzare uno scatto flat lay, ovvero appunto con ripresa zenitale, è pratico e veloce.
L’aspetto più comodo è sicuramente che si può disporre rapidamente gli elementi sul set e vederli velocemente per come appariranno nello scatto finale…
Ma davvero fare foto dall’altro è sempre la scelta migliore in termini di riuscita e di comunicazione?
In effetti la risposta è: no, non sempre il flat lay sa esaltare adeguatamente il soggetto.
Quali sono allora tre aspetti importanti di cui tenere conto quando si scaglie da quale prospettiva riprendere un soggetto?
Lo vediamo subito insieme nell’articolo qui sotto!

L’ALTEZZA DEGLI ELEMENTI

Scatto realizzato per Arance Poggio Pizzuto – gennaio 2021

Quando il set è composto da oggetti ed elementi che hanno più o meno tutti la stessa altezza, il flat lay sarà una scelta molto più gestibile per diversi motivi.
Sarà più facile avere una messa a fuoco più omogenea, innanzitutto, perché il piano focale sarà composto da più o meno tutto ciò che stiamo riprendendo.
Lo svantaggio? Avere una foto un po’ più piatta: conviene perciò giocare con luci trasversali che creino una minima presenza di ombre che delineano la tridimensionalità dei soggetti e che ne definiscano visivamente i contorni.
Sarà inoltre comodo realizzare una foto dall’alto qualora volessimo dare uguale importanza a tutto ciò che è presente nella foto.
Inoltre, più bassi e tendente all’orizzontale saranno gli elementi in foto, minore sarà la possibile aberrazione di prospettiva data dall’obiettivo.
Avete presente quando fotografate dall’alto un calice di vino e 9 volte su 10 appare come se fosse storto verso il margine esterno della foto? Ecco, sto parlando proprio di quel tipo di aberrazione!

LA GEOMETRIA E IL VOLUME DEL SOGGETTO PRINCIPALE

Scatto da un set realizzato per MD supermercati settembre 2021

Quando il nostro soggetto ha una geometria che, a differenza di quanto dicevamo poco fa, non tende all’orizzontale ed ha invece profondità e volume (la frusta da cucina non è piatta, giusto?) allora sarà bene valutare quale prospettiva adottare per risaltarne le forme.
Appiattire un oggetto utilizzando un punto di ripresa errato gli fa un torto… ma lo fa anche a tutta la foto, che di conseguenza perde di profondità e di impatto!
Nella foto proposta il mio obiettivo era focalizzare l’attenzione dell’osservatore sulla parte della frusta in cui era rimasta della ricotta: la scelta migliore è stata quindi una ripresa a 45° rispetto al piano d’appoggio, che mi ha permesso al tempo stesso di far percepire anche la lunghezza del manico e la verticalità della frusta.
Volete un altro esempio? Super felice di darvelo!

Scatto realizzato presso Costa Paradiso, b&b a Sulzano (BS) – luglio 2021

Stacchiamoci un po’ dal mondo del food, almeno per un attimo!
Prendiamo in considerazione questo scatto realizzato in un adorabile bed & breakfast in Franciacorta, un luogo incantato e nascosto dove ogni minimo dettaglio è curato con amore e gusto.
Scorgere questi due annaffiatoi tra i rami di ulivo e le ortensie mi ha fatto impazzire, ha subito catturato la mia attenzione ed è stato un attimo volerli immortalare.
Sono degli oggetti la cui forma si percepisce più distintamente sull’asse verticale, giusto?
Allora la scelta più idonea è stata semplice: fotografarli riprendendoli di lato ha messo in risalto questa caratteristica. Questo principio vale per qualsiasi tipo di soggetto: una persona in piedi, il calice di vino di cui parlavamo poco fa, un viale con i lampioni… Le geometrie degli oggetti ci suggeriscono già come fotografarli, basta prestare attenzione!

PUNTI LUCE, RIFLESSI E TRASPARENZA

Scatto realizzato per Il Cibo secondo Micol – novembre 2020

Sembrano tante cose insieme ma in realtà si legano tra loro.
Valutare da dove proviene la luce e in che modo accarezza il soggetto è una condizione preliminare fondamentale per scegliere come fotografarlo.
Come abbiamo già visto nel primo punto, è grazie a questa che avremo più o meno profondità nello scatto! Se associamo una luce che proviene dall’alto a una ripresa flat lay, sarà tutto molto piatto…
Così come lo sarebbe una foto fatta da un’angolazione di 90 o 45 gradi ma con luce frontale!
Una luce diffusa e trasversale è preferibile in molti casi.
Nel caso della fotografia che vi propongo, la luce arriva da dietro al soggetto ed è molto morbida.
Non descrive ombre dure e regala dei bellissimi punti luce sulla superficie irregolare del cavolo nero, creando inoltre delle armoniose opacità contro le scaglie di cacio che rimangono leggermente trasparenti.
Riuscite ad immaginare in quali altre occasioni si può utilizzare questa strategia?

Spesso si pensa che “squadra che vince non si cambia” ma così facendo ci si perde una infinita gamma di possibilità che sono lì ad aspettarci, appena fuori dalla nostra comfort zone.
Perché se è vero che questo articolo è stato scritto da qualcuno che fa della fotografia una professione, è altrettanto vero che i suggerimenti che contiene sono dedicati a tutti e si possono applicare anche quando si vuol fare una foto con il proprio cellulare!
La differenza la fa la strategia di scatto, no?

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Di rosso vestita (ma non troppo)

Ha spopolato come colore simbolo di questo autunno-inverno che sta volgendo al termine, così mi piace salutarlo con un outfit ad hoc: il rosso, a simboleggiare amore, passione e forza.
Uno dei look delle ultime giornate della Milan Fashion Week di febbraio 2017 è stato composto proprio da una giacca di questa tinta che ha attirato tutta l’attenzione su di sé, fino a far passare in secondo piano il mix and match tra le varie fantasie di camicia e collant di Oroblù.

A fotografarmi cogliendo questi dettagli e divertendosi a farli contrastare con l’ambiente circostante, la splendida e modernissima piazza Gae Aulenti e la modaiola Corso Como, non poteva che essere Carlo Campi, che fa delle prospettive della città il tratto distintivo delle sue fotografie.
Io ho adorato lavorare con lui ed il risultato mi piace moltissimo, ma ora lascio giudicare a voi!

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Fotografie a cura di Carlo Campi

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Nivea : nuova Acqua Micellare Extra Delicata

Che struccarsi sia fondamentale, te lo hanno detto già nonna, mamma e amiche varie.
Peccato che tra il dire e il fare… ci sia di mezzo il mare!
Un mare fatto di voglia, forza di volontà, tempo. Tempo, sì, perché il momento dello strucco non è un gioco: bisogna dedicarsi a sé per pulire in profondità la pelle, liberandola anche dalle tracce più impercettibili di fondotinta e mascara.
So bene di cosa parlo, perché spesso e volentieri non ho molta voglia di mettermi all’opera neppure io!
Ma oggi ho una bella notizia per superare questo ostacolo una volta per tutte.
Sto parlando della nuova Acqua Micellare Extra Delicata by Nivea!

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Tutti parlano di acqua micellare, ma nessuno spiega veramente perché.
Eccomi qui, ci penso io.
Innanzitutto, per quale motivo si chiama così?
Perché contiene le micelle, che sono delle piccole molecoline che si abbracciano tra loro per rimuovere insieme qualsiasi tipo di impurità (sudore, maquillage, sebo, ecc.)… ma allo stesso tempo questo prodotto è anche acqua, proprio perché ha il suo stesso ph!
E sai questo cosa significa?
Che la tua pelle non subirà alcuno stress ed il suo equilibrio sarà intatto 🙂
Sei davanti ad un prodotto super naturale.

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E’ molto semplice anche nel modo di utilizzo, non solo nella sua struttura:
dopo aver imbevuto due dischetti di cotone, lasciali agire per qualche secondo sugli occhi e poi trascina via il trucco (mi raccomando, sempre dall’interno all’esterno, il contrario non va bene!).

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Successivamente, potrai passare al viso. Hai sentito com’è rinfrescante?
Io adoro utilizzare questo prodotto anche la mattina per preparare la pelle ad un nuovo giorno! Soprattutto nel mio lavoro, infatti, capita spesso che si debba indossare spesso più maquillage di quanto non si faccia regolarmente.
Con l’Acqua Micellare Nivea ogni volta è come se il mio viso tornasse nuovo!

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E soprattutto, ci vuole davvero poco tempo per struccarsi alla perfezione, addirittura si può evitare di risciacquarlo.

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La mia pelle è molto molto delicata, si capisce bene dal suo chiarore e dalle mie continue lamentele nelle Instagram Stories in cui racconto le mie disavventure giornaliere sul profilo @micoluberti_official eheheh 
Aver trovato finalmente un prodotto che la rispetta al 100% pur rimuovendo fino in fondo tutte le impurità è davvero una scoperta grandiosa, per me.

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Tu conosci già questo prodotto? Ti invito a provarlo e scoprire una nuova dimensione del momento strucco che da ora in poi sarà un vero piacere!

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Ritratti a cura di Bruno Uberti
Fotografie still life a cura di Micol Uberti

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PhotoSì è un’emozione per sempre

Avete mai provato un’emozione così forte da desiderare di portarla con voi per sempre?

Capita, a volte, che la gioia che ci inonda il cuore in un determinato momento sia così incontenibile da aver la voglia di fermare il mondo per un secondo, giusto il tempo del click della macchina fotografica, per poter conservare quell’istante per sempre. A me succede spesso e non è per forza legata ad un’occasione speciale, di quelle “speciali” per antonomasia intendo… vi spiego cosa voglio dire. Si pensa spesso che le cose straordinarie possano capitare solo in frangenti che si distaccano un po’ dalla solita quotidianità, ma io sono una convinta sostenitrice del motto “la bellezza sta negli occhi di chi guarda”. Il segreto sta sempre nel punto di vista da cui si osserva il mondo! Ed è ancora più interessante scoprire tutta la meraviglia che si nasconde nelle piccole sfumature di ogni minuto che viviamo… la fotografia, per me, è una passione che è nata circa 10 anni fa, quando mi divertivo a immortalare scorci della città o dettagli della natura, e poi a poco a poco si è fatta sempre più matura e ho cominciato a scoprire anche le immense possibilità della reflex che mi ha regalato papà. Certo, però il problema a volte è che si vorrebbe avere quegli scatti appesi alla parete in modo da mostrarli a tutti, oppure quelli che vorremmo tenere sempre con noi nel portafogli o sul comodino. E allora il file digitale non basta più. A volte sentiamo il BISOGNO di condividere quelle immagini con gli altri. PhotoSì dà la possibilità di concretizzare questo desiderio! Ho avuto la fortuna di conoscere da vicino questa azienda di Riccione e di vivere con loro delle emozioni uniche, perchè per loro la vita è uno spettacolo da celebrare (non a caso l’hashtag di riferimento è #yourlifeisashow)… ora vi racconto il modo contemporaneamente semplice e grandioso in cui hanno trasformato un normalissimo pomeriggio d’autunno in un capitolo indimenticabile della mia vita!

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Giovedì 12 novembre, io ed altre 19 blogger provenienti da tutta Italia ci siamo trasferite a Rimini. Ridente località romagnola conosciuta per il divertimento e la vita notturna, si è presentata a noi con uno splendido sole e la gentilezza tipica delle persone che la popolano. Abbiamo raggiunto il Duomo Hotel e… beh, dopo essermi imbambolata a rimirare la splendida suite che mi avevano riservato (non potete capire il dispiacere di non poter usare la vasca idromassaggio sul mio terrazzino privato!) e aver fatto mille foto che ora vi mostro, siamo andate nel centro storico a goderci una meritata piadina.

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In seguito a questa golosa pausa abbiamo incontrato lo staff di PhotoSì. E in quel momento abbiamo capito che le ore a venire sarebbero state sicuramente fuori dal comune! Dopo aver creato 4 squadre da 5 blogger ciascuna ed aver affidato a ogni team un cicerone, ci hanno mandate per le strade di Rimini per risolvere degli indovinelli misteriosi che ci hanno condotte, poco per volta, in alcuni locali e negozi storici del paese. Una volta arrivate in questi luoghi, i proprietari ci spiegavano come creare i prodotti tipici che vendevano, tutti legati alla tradizione romagnola. Ed è stato così che mi sono ritrovata da La Saraghina con un coltello in mano a pulire calamari per prepararli alla frittura, mentre le mie amiche preparavano piadine, verdure da grigliare, alette di pollo piccanti…

Ma ci siamo anche improvvisate sarte! Del resto, chi meglio di giovani appassionate di moda potevano riuscire nell’intento? E devo dire che il risultato è stato davvero ottimo (modestamente, oserei dire anche il migliore in assoluto, ma non ditelo ai membri delle altre squadre! 😀 ) ed è stato un altro momento di grande divertimento.

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Ci siamo scoperte bariste, mentre preparando un cocktail di frutta, e cuoche, impastando delle tagliatelle (dalla dubbia commestibilità, mi sa che abbiamo fatto un po’ di casino!) prima di trasferirci in pullman, stanche ma al settimo cielo, presso la sede di PhotoSì a Riccione. Per un’amante della fotografia come me, qui si sono aperte le porte del paradiso. Metri e metri di bobine stampate, cornici e libri rilegati dappertutto che con semplicità raccontano la storia di una vita, di mille vite, foto posate ed attimi colti al volo… che bellezza, avrei trascorso un mese intero lì dentro per farmi spiegare tutti i singoli passaggi!

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Pensate che in una bobina come quella che vedete qui sotto, ci sono oltre 3000 fotografie!

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Non è meraviglioso? E le tipologie di prodotti offerte sono più di 100! Quello che mi ha colpito di più sono stati i libri. L’idea di avere una fiaba personalizzata è molto romantica e dolce ed è bello pensare che un giorno potremo mostrare ai nostri figli e nipotini ciò che eravamo quando ancora loro non c’erano, oppure fargli vedere quanto erano piccoli anni prima! Io mi ricordo che quando la mamma mi faceva vedere le foto dei miei primi mesi di vita le chiedevo sempre se era possibile che potessi essere così diversa…

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Senza memoria, non siamo nulla. Saremmo entità che vagano nell’universo senza un’origine e ciò porterebbe a non avere neppure una meta. Ma ci pensate? Tutto ciò che viviamo ogni singolo giorno deriva da ciò che sappiamo di quelli precedenti! Ci sono ricordi che ci cambiano l’umore in un secondo e solitamente sono quelli positivi ciò a cui teniamo di più. Altrimenti che significato avrebbe tirar subito fuori il cellulare per farsi un selfie con il nostro cantante preferito o con le amiche in una serata che vorremmo durasse per sempre? Perciò stampare una fotografia è un po’ come assicurarsi di essere sempre felici. Io credo che, in un mondo che va veloce e in cui tutto cambia in un batter d’occhio, ci siano cose che devono per forza restare. Si devono fermare, devo rimanere intatte negli anni. E queste cose sono le emozioni. Le emozioni che ho provato in quei momenti con le ragazze, persone eccezionali che sono grata di aver conosciuto, il contatto con la nostra storia che ho percepito mentre sentivo la farina sotto le dita, mentre chiedevo a un passante se sapesse indicarmi la sartoria che cercavano… la vita è veramente uno spettacolo.

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Ringrazio con tutto il cuore lo staff per avermi resa parte di questa bellissima iniziativa e tutte le blogger con le quali ho condiviso attimi che non sarebbero stati altrettanto vivi senza di loro. Vi lascio con un piccolo consiglio: arriva il Natale e anche i regali! Iscrivetevi QUI al sito PhotoSì per ottenere il 10% di sconto sul primo acquisto.
Buona giornata!

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