Focaccia integrale con patate viola

Io? Se mi viene detta la parola “merenda”, io penso subito a qualcosa di semplice!
Forse saranno i ricordi legati all’infanzia, alla focaccia alle olive dopo la lezione di danza moderna… O forse sarà che già solo il pronunciare il suo nome riempie le guance e mette allegria… Fa venire in mente un sacco di altre parole buffe: linguaccia, boccaccia…
Sì sì, non c’è dubbio: è la protagonista indiscussa delle pause pomeridiane e se viene preparata in casa, c’è ancora più gusto!

La focaccia integrale con patate viola è piena di energia e sapore, ma rimane abbastanza discreta da poterla accompagnare con un salume. Io ho scelto il prosciutto cotto, ma si sposa benissimo anche con lo speck!

Per preparare una focaccia integrale con patate viola per 4 persone, avrete bisogno di:

  • 300g farina integrale;
  • 200g farina Manitoba;
  • 300g patate viola;
  • 1 panetto di lievito di birra fresco (oppure 1 bustina di lievito di birra in polvere);
  • 2 cucchiai di olio di oliva;
  • mezzo bicchiere di acqua tiepida;
  • sale q.b.

Come procedere? Prendendo una ciotola di vetro piuttosto ampia e…

  1. Cominciate con il lessare le patate in abbondante acqua salata in una pentola e con lo stemperare il panetto di lievito in pochissima acqua tiepida. Se avete scelto di utilizzarlo in polvere, naturalmente, saltate questa parte di passaggio.
  2. Nel mentre, versate nella ciotola e mescolate le due farine tra loro: in questo modo saranno miscelate al meglio ed avrete preventivamente eliminato i grumi.
  3. Una volta pronte le patate, sbucciatele e schiacciatele bene con una forchetta. Aggiungetele alle farine e mescolate fino ad ottenere un composto di consistenza sabbiosa. Ci vorranno circa 5 minuti di lavorazione, perché la patata inizialmente tenderà ad agglomerarsi, ma se la separate utilizzando la forchetta di taglio, vedrete che tutto andrà a meraviglia!
  4. Se avete scelto di utilizzare il lievito in polvere, è il momento giusto per aggiungerlo al composto. Mescolate un altro po’ e uniformatelo al resto.
  5. Aggiungete olio e sale e cominciate a lavorare il composto con le mani.
  6. Se avete scelto di utilizzare il lievito in panetto e lo avete correttamente stemperato in acqua tiepida, è il momento giusto di aggiungerlo all’impasto. Lavorate il composto a mano.
  7. Aggiungete l’acqua tiepida e continuate ad impastare fino a quando non avrete ottenuto una pallotta liscia ed elastica. A questo punto lasciatela in lievitazione almeno 3h, senza spostarla dalla ciotola e coprendola con un panno.
  8. Trascorso questo tempo, versatela in una teglia unta (io l’ho utilizzata quadrata da 24cm ma anche tonda va benissimo, naturalmente! In termini di riuscita, non cambia nulla!), pigiate il composto con delicatezza perché ne ricopra tutta la superficie e lasciate lievitare per altri 30 minuti.
  9. A questo punto, create delle fossette su tutta la focaccia, utilizzando i polpastrelli, e spennellatene accuratamente tutto il dorso con un’emulsione composta da 3 cucchiai di acqua e 3 di olio. Aggiungete sale marino grosso e via, in forno per tre quarti d’ora in forno statico a 200°!
    Vedrete che in cottura sprigionerà un profumo a cui non riuscirete a resistere…

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La focaccia integrale con patate viola può essere anche arricchita con qualche erba aromatica come ad esempio il rosmarino, oppure perché no, con del peperoncino.
Potete presentarla come antipasto per una cena tra amici, magari legandone due fette con dello spago come vi ho proposto io nelle foto! Adagiata sul piattino di ogni commensale, renderà subito la vostra tavola un tripudio di gioia e gusto.
E’ un’ottima idea anche da portare con sé a lavoro o merenda, ma fate attenzione perché vorranno rubarvela tutti!

 

Testo, ricetta, styling e fotografia
a cura di Micol Uberti

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Sorbetto Palette

Colori pastello che ricordano tanto quelli dei miei gusti preferiti di gelato:
un delicato melone rosa aranciato, delle note di accennata violetta, un po’ di lavanda.
Le tavolozze della natura, della fuga da ciò che è artificiale, come i prodotti di Rosso Cappuccetto, che a dispetto di chi dice che non si può piacere a tutti, crea gelati e sorbetti vegani, senza lattosio, senza glutine, buoni da impazzire.
La pausa perfetta dopo uno shooting sotto questo sole!

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Del resto il mood è proprio quello: toni chiari, pieni di vita, note fruttate, tropicali…
C’è l’ananas sul top Kiabi e c’è il pantapalazzo, dello stesso brand, color cipria che si coordina con i pon pon delle sneakers.
Un’idea outfit allegra, versatile e soprattutto… freschissima!

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Testo a cura di Micol Uberti
Fotografia a cura di Daniele Villa

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Sushi a porter… or not?

Ricevo sempre mille inviti da parte dei miei amici per andare a mangiare un sushino la sera, ma ho tantissimi impegni e così continuo a rimbalzarli. Però mi hanno fatto venire una voglia pazzesca di giapponese e così… e così mi sono ritrovata ad aprire di corsa il sito (questo) di This is not a sushibar per far arrivare il prima possibile a casa un uramaki crispy (con i gamberi fritti… che goduria!) ed una torta semifreddo al riso.
Farà caldo, ok, ma io al dolce non rinuncio! Così in pochissimo tempo (forse 20 minuti?) ero già al parco sotto casa, avevo già le bacchette in mano e le guance piene come un criceto.
D’accordo, vi ho raccontato tutto d’un fiato e forse non mi sono spiegata bene.
Ma capite che alla base di questo sistema di consegna a domicilio di sushi… c’è un piccolo grande sogno di ognuno di noi che si realizza? Eh sì, perché io non ci credo che non vi siate mai ritrovati almeno una volta a smaniare perché si materializzasse sulla vostra scrivania un piatto di hosomaki appena preparati e dal sapore unico, mentre studiavate o lavoravate… A chi volete raccontarla? Sono una di voi io, una sushi addicted che non può fare a meno di mangiare quelle meraviglie di rotolini di riso con tonno crudo e alga ogni mese per sentirsi bene con il mondo intero. Questo servizio è come avere un piccolo genio della lampada (che probabilmente in questo caso sarebbe originario di Osaka) pronto a recapitarti dove vuoi ciò che vuoi! Nel menu ho notato che propongono anche delle ricette speciali che non ho mai visto altrove… chissà come mai l’applicazione del sito è già finita sul desktop del mio Samsung… chissà! 😛
Mi sa che per farmi perdonare dai miei amici offrirò loro un aperitivo à porter a casa mia, tutto a base di sushi. Dite che sarà una buona idea? Io direi… buonissima!

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Fotografie a cura di Micol Uberti

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