Brera Apartments : la mia home sweet home in centro

Sfilate, cocktail party, shooting, colazione fuori: durante la Fashion Week l’agenda scoppia di impegni e poter soggiornare nel cuore della città è un aiuto indispensabile per uscirne vive!

Nel cuore della Milano di ieri…

Trovarsi a due passi dal Duomo ma rimanere avvolti dalla magia della Milano di ieri: il mio ideale di vita è esattamente questo. Sono attratta dal movimento, dalle luci della modernità, la frenesia per le strade mi fa sentire viva. Ma sono i sampietrini e le casette che si affacciano sui vicoli più stretti, ciò che voglio vedere quando mi sveglio la mattina.
Ecco: la casa di Brera Apartments in via Nerino ha realizzato questo mio sogno.
In cinque minuti a piedi ci si trova davanti all’imponente Duomo, a due ci si ritrova immersi nella caotica via Torino, ma per farlo si passa dalla deliziosa e familiare San Maurilio. Si potrebbe chiedere di più? Non per me!

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Via San Maurilio, appena di fianco a via Nerino

…con tutte le comodità del design e dell’architettura moderna.

Nonostante il contesto più tradizionale, però, l’appartamento si presenta ultra moderno e ricco di tutte le comodità del caso. Un ampio specchio all’ingresso, perfetto per rifinire il look prima di uscire, due camere da letto di cui una con una parete in vetro che rende la zona giorno un continuum con quella notte e che dona molta luminosità. Doppio servizio, una zona cottura che si affaccia su un’adorabile terrazza (peccato non aver potuto godere anche lo spazio esterno causa gelo polare!) ed un comodo divano su cui sprofondare la sera per godersi un po’ di sano relax davanti alla televisione.
Possibilmente con una tazza di tasana fumante tra le mani o un fresco bicchiere di vino per distendersi!

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Adorabili dettagli: le pareti ricoperte di tessuto con rappresentazioni di Milano.


Testo e fotografia

a cura di Micol Uberti

Ikea e un Natale tutto nuovo

E’ arrivato il Natale da Ikea ed è più dolce che mai: ispirato alla natura selvaggia della lontana Islanda, la casa si veste di amore e gioia, di voglia di condividere, di coinvolgere chi amiamo in questa grande festa che comincia proprio dagli addobbi in casa.
Troppo complicato o troppo tradizionale?
Vi sbagliate, perché il Natale da Ikea è diverso, è semplice e divertente.
Tutto è in evoluzione, come la nostra voglia di cambiare… Anche arredamento!

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Testo e fotografia a cura di Micol Uberti

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SOULGREEN. Quando si può essere incisivi anche senza tagliare.

Si può essere incisivi anche senza tagliare.

Testo a cura di Franca Bergamaschi

Strana affermazione per essere riferita ad un ristorante, lo so, ma credetemi: non è solo un modo di dire per il fatto che ai tavoli non troverete nulla che tagli (ai vegani non servono i coltelli in effetti), ma anche per l’eleganza shabby chic del luogo, la compostezza del personale, presente senza essere invadente.
Un insieme che ti lascia dentro in maniera incisiva una sensazione di relax e che ti porti dietro anche una volta che esci da Soulgreen.
Gli spazi grandi e con ampie vetrate hanno muri che sembrano abbandonati (volutamente) all’usura del tempo, eppure trasmettono calore, accoglienza. Nulla a che vedere con l’immagine austera che doveva esserci prima, quando quel luogo ospitava una banca. Gli arredi sono opere di riciclo artistico, come gli appendiabiti in pezzi di legno che si scompongono, o le lampade ricavate da piatti, brocche e bicchieri di vetro rivisitati in nuove forme. “L’anima green” del suo nome pervade ovviamente tutte le pareti, con i colori della vegetazione che ci vive, parte integrante e non addobbo.
Gli investimenti ambiziosi firmati Percassi si riflettono in eleganza, a differenza di certe location che fanno del “farsi notare” a tutti i costi il loro punto di forza.
Eppure cose da notare qui ne troverete! Per esempio, lo scenografico impianto di filtraggio dell’acqua che occupa una intera parete. E poi staccate un attimo gli occhi dal piatto e mettetevi col naso all’insù: sapete che quando è stata smantellata la banca sono comparsi i bellissimi soffitti che ora sono sopra di voi? Un’ultima, non trascurabile, particolarità: sapete che all’interno di Soulgreen sarete circondati da flussi di energia positiva grazie all’assenza di spigoli vivi in qualsiasi parte dell’arredamento, tavoli compresi? Unica eccezione il bancone della reception, che gli spigoli li ha, per mantenere all’esterno l’energia negativa.
Ve lo avevo detto: qui ci si sente al sicuro!

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Ritorno alle proprie origini

Testo a cura di Micol Uberti

…ci si sente al sicuro davvero, anche per le proposte culinarie del ristorante.
La natura sa essere accogliente come l’abbraccio di una persona che amiamo e i colori che esplodono nel piatto trasmettono un senso di energia e di serenità che difficilmente troveremo in ciò che è artificiale.
Ecco che accade la magia, allora: un boccone ti riporta alle origini, a quell’equilibrio primordiale che chissà quando e dove è andato perduto.
E poi, scusate se è poco, c’è il gusto della scoperta, oltre che quello della ricetta dei bravissimi chef di Soulgreen.
Scoprire una cucina inusuale, gli accostamenti impensati ma per nulla impensabili, fermarsi a rimirare il proprio piatto prima di prendere il coraggio di scomporlo affondandoci finalmente forchetta o cucchiaio per portarlo alla bocca e cominciare a viaggiare verso un mondo nuovo.
E’ la semplicità, ciò a cui ci stiamo disabituando.
Ma c’è un luogo in cui viene custodita gelosamente, lontano dalla semplicità con cui spesso lasciamo che le nostre idee vengano corrotte e dalla velocità con cui ci si dimentica da dove veniamo.
Quel luogo è Soulgreen.

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Fotografia a cura di Micol Uberti

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Brindiamo all’amore!

Una tavola di Natale semplice, giovane e alternativa. Dove sono le emozioni a regnare sovrane.

Il Natale fa così profondamente parte della tradizione che spesso non ci accorgiamo che ogni anno potrebbe essere diverso da quello precedente e potrebbe essere interpretato in mille modi nuovi. Io sto a metà tra l’innovazione e il rispetto per le nostre radici e cerco sempre di conciliare i due emisferi, così per questo 25 dicembre 2015 ho pensato ad un festeggiamento raccolto con poche persone veramente vicine a me. Un Natale giovane, allegro, ma che porta in tavola le eccellenze della nostra terra, del nostro Paese, perché il cibo deve sempre essere di ottima qualità. Un brindisi di augurio durante l’antipasto con il delizioso millesimato di Arcipelago Muratori (quanto è bella la confezione natalizia!), da accompagnare a qualche fetta di salame artigianale della norcineria franciacortina Polastri Macèlér, un’attività di famiglia dalla lunga esperienza in questo campo, che si tramuta in sapori intensi e unici. E per concludere non riesco a pensare a niente di meglio se non una fetta di panettone Pretto accompagnato da un bicchierino di amaro Braulio. So che Pretto è un nome che vi dice qualcosa, infatti è una famosa catena italiana di gelaterie artigianali. Ma non si sono fermati solo a coni e coppette! La loro bakery propone infatti dei dolci spettacolari, come quello che vi propongo oggi. Il Braulio invece è stato amore dalla prima volta che l’ho assaggiato, cosa potrei dirvi di più se non che è eccezionale grazie alle erbe con cui è fatto e che è perfetto per questa stagione soprattutto dopo un pranzo abbondante e ricco come quello del 25 dicembre? A completare il tutto ci sono gli adorabili tag per il panettone ed i segnaposto che ha creato per me Fabrizia di @fabulouspartydesign, una ragazza piena di idee geniali che ha reso speciale la mia tavola di Natale! Avete già visto una piccola preview dei cartoni sul mio profilo Instagram (@micoluberti_official) qualche giorno fa. Contattate Fabrizia per avere i vostri decori personalizzati! Saprà consigliarvi al meglio. Ora vado a preparare una ricettina di antipasti che vorrei proporvi la prossima settimana… vi lascio alle foto sperando che vi offrano degli spunti utili!

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Ph. Micol Uberti
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Special Thanks to http://www.linearredointerni.it

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Life in a DreamHouse

IL PROPRIO HABITAT NATURALE: Ho sempre pensato che osservando una casa si possa capire moltissimo delle persone che la abitano, ed ora che sto arredando l’appartamento in cui a breve mi trasferirò ne sono ancora più convinta. Come si può parlare attraverso il luogo in cui viviamo? Ecco alcuni suggerimenti per voi, in collaborazione con Dalani, un sito che vi farà perdere la testa.
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