E poi arriverà lui, Achille Lauro

Trent’anni compiuti a luglio, talento da vendere e grinta da invidiare.
Non posso nascondere che per me, nei confronti di Achille Lauro, è stato amore a prima vista.
Ho sempre amato moltissimo i personaggi fuori dal comune, quelli che ti danno l’impressione che non sia “tutto lì”, ma che ci sia sempre dell’altro da scoprire. Eh beh… Lauro è così, da quando abbiamo cominciato a sentir parlare di lui ci siamo sentiti istintivamente pronti ad aspettarci grandi cose, cambiamenti compresi. E non ci ha certo delusi mai.
Qualche giorno fa passeggiavo, stranamente senza cuffie, sul lungolago e origliavo un po’ quello che diceva la gente che incrociavo. Mi sono sorpresa a sorridere da sola, compiaciuta, quando ho sentito una coppia dirsi allegramente: “Eh dai, settimana prossima c’è Sanremo, sono curioso di vedere cosa farà Achille Lauro!”. A pronunciare queste parole erano una signora e un signore sull’ottantina.

Se c’è qualcuno tra di voi che si basa ancora sulle apparenze e giudica dalla copertina, allora ha due possibilità.
Uscire da questo blog oppure continuare a leggere questo articolo, quanto meno per crescita personale.
Dietro ai tatuaggi sul volto, i look surreali e le espressioni ambigue di Lauro, si nasconde un universo di genialità che riesce a declinarsi in tante sfaccettature diverse. Forse questo è ciò che accade quando uno le cose le sente davvero, si concede il lusso della libertà di espressione che prima ancora che verso ciò che è esterno, deve venire dentro di noi.
Ok forse questo articolo avrei potuto intitolarlo “Ode ad Achille Lauro”…
che ci devo fare, anche io voglio esprimere senza riserve la mia ammirazione per lui!

Se pensiamo che in un anno indefinibile come quello appena passato, è riuscito a pubblicare tre progetti, possiamo avere una misura della sua vitalità creativa.
A luglio ha rilasciato infatti 1990, suo sesto album in studio, a fine settembre è la volta di 1969 Achille Idol Rebirth in cui rielabora la sua precedente raccolta uscita l’anno prima a cui ha aggiunto 4 inediti e infine a dicembre ci ritroviamo con la sorpresa di 1920 – Achille Lauro & the Untouchable Band in cui possiamo ascoltare varie cover, alcune contenenti seconde voci inconfondibili come quelle di Annalisa e Gigi d’Alessio. Un bel regalo di Natale (e compleanno, per me) anticipato, insomma!
In tutto questo, a inizio anno viene nominato Chief Creative Director dalla Warner, per la sussidiaria Elektra Records.
Non è successo ad alcun artista prima di lui, in Italia.
Una bella soddisfazione, no?

Personalmente sto vivendo nell’attesa che sia domani sera, quando sugli schermi delle nostre case tornerà la coppia (decisamente vincente) Amadeus-Fiorello, sul palco del leggendario Ariston.
Sanremo è alle porte e se, ammetto, negli anni passati lo vedevo più come un festival noioso che si sviluppava con lentezza, ora ritrovo nuova fiducia e curiosità proprio grazie a figure innovative come quella di Lauro.
Da giorni piovono promesse sul profilo Instagram dell’artista, che stuzzicano la mente di chi lo segue e ci fanno porre tante domande. Ma manca poco, davvero poco!
Ci propone un gioco dell’impiccato in cui, al momento, gli indizi sono: “5 lettere. 5 quadri. 5 anime. 5 benedizioni.”.
Come minimo, aspettiamo che ne arrivi un quinto… Ma manca poco, davvero poco, prima di sapere di cosa si tratta.
Del resto da un ragazzo che è cantante, musicista, compositore, regista cinematografico, attore, produttore, scrittore e trend setter, possiamo prevedere qualcosa? Io dico di no. Forse il gioco dell’impiccato è fine sé stesso, ma noi ci scervelliamo ugualmente volentieri. Ma manca poco, davvero poco.

L’unica cosa certa che si sa, per ora, è che qualunque cosa sia stata frutto della sua immaginazione, è già in viaggio verso Sanremo e forse è anche già giunta a destinazione.
Questo pomeriggio sono stati avvistati (senza difficoltà, aggiungerei) dei van, in zona City Life a Milano, che lasciano ben pochi dubbi riguardo alla proprietà, considerata l’enorme scritta che riporta proprio il nome di Achille Lauro, ma molti sul contenuto.
Manca poco, davvero poco… poche spiegazioni, tanta suspense e poi…
e poi arriverà lui, Achille Lauro.

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Testo a cura di Micol Uberti
Fotografie via web

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