Ho perso il conto di quante volte ho guardato questo cartone animato da bambina.
Era il mio preferito in assoluto e mamma e papà mi avevano regalato anche i timbrini da colorare con Simba e compagnia bella.
Sapevo (e so ancora oggi) a memoria tutte le canzoni e gli insegnamenti di Rafiki, Mufasa, Timon e Pumba mi sono rimasti nel cuore più di quelli di qualunque altra pellicola Disney.
Giovedì scorso si è tenuta a Milano, presso il Palazzo del Cinema Anteo in Porta Nuova, la proiezione speciale in lingua originale de Il Re Leone ed io c’ero. Una bellissima esperienza e un bellissimo evento che ora vi racconterò.
Penso che in pochi sappiano creare la giusta atmosfera quando si tratta di promuovere qualcosa e Disney è certamente tra questi.
Lasciata alle spalle la giungla urbana tipica di quella zona di Milano, si entra infatti in una savana verde, fatta di grandi piante e palme che mi trasportano subito qualche km più in là.
Benvenuta in Africa, Micol!
Ogni angolo del cortile interno all’Anteo è stato ripensato in termini ben più esotici e ovunque c’è qualcosa di stupefacente da ammirare: a fare accoglienza c’è una gigantografia di Nala (la leonessa coprotagonista del film – ndr) da cucciola, che strappa subito un sorriso e stringe il cuore.
Le musiche di sottofondo, tratte naturalmente dalla colonna sonora originale a cura di Hans Zimmer, provengono da un palco allestito su cui, si intuisce, saliranno degli artisti eccezionali per un live che precederà la proiezione.
E’ subito magia!
Nella zona centrale si trovano isole di buffet in cui tutto è a tema, nomi dei cocktail compresi.
E le immancabili praline del Maestro Knam, presente all’evento, di animalier vestite.
Un po’ più in là, poi, comincia il divertimento.
Disney infatti ha pensato di allestire dei set fotografici a tema: uno con la sabbia “per lasciare la tua impronta”, uno con la riproduzione della Rupe Dei Re su cui ci si può arrampicare (non io, ahimè, con i miei 12 cm di tacco!) per mostrare al mondo e al fotografo, il piccolo Simba – ok, qui è solo di peluche – che si stringe tra le mani. Nella gallery vedrete il simpaticissimo Jonathan Kashanian compreso nel ruolo.
L’ultima ala del cortile, è dedicata al photo call: un red carpet decisamente tenero, in cui l’iconico rosso assoluto lascia spazio a un marrone scuro su cui spiccano delle impronte di zampe di leone.
Un dettaglio ricco di significato, che non è certo sfuggito al mio occhio innamorato di questo film!
La proiezione è stata in lingua originale; una vera fortuna, perché questo mi ha permesso di apprezzare la bravura dei doppiatori americani a cui non sono abituata: prima fra tutte Beyoncé che ammetto essere stata una scoperta per me, in questo senso. E brava Queen B!
Appena ho preso posto, mi sono resa conto di aver scelto la poltrona davanti a quella su cui si era seduta Ivana Spagna. Non ho avuto freni, mi è venuto dal cuore, l’ho guardata e appena mi ha sorriso mi è uscito:
“Ivana, la tua voce è stata la voce della mia infanzia! Non sai quante volte ho cantato con te il Cerchio della Vita”. Una donna dolcissima, tutta piena di sorrisi luminosi e “Grazie, che carina!”.
E’ bello incontrare persone così, non è vero come si dice che dal vivo sono sempre tutti antipatici o pieni di sé… dipende dalla singola persona e lei è stata proprio la ciliegina sulla torta in questa serata indimenticabile!
Il film? Una pellicola eccezionale. Semplicemente.
Non ci sono altre parole per descriverlo!
La trasposizione dal cartone animato è stata impeccabile, pochissime le scene tagliate, meravigliose le mimiche date agli animali, incantevoli gli ambienti…
Non vedo l’ora che sia il 21 agosto per tornare a vederlo, si capisce?
E poi, nella versione italiana, saranno Elisa e Marco Mengoni a doppiare rispettivamente Nala e Simba… loro sono due delle voci che più amo del nostro scenario musicale, sono certa che non deluderanno!
Se volete vedere le stories che ho realizzato durante la serata, potete trovarle ancora oggi nel contenuto in evidenza dedicato, sul mio profilo Instagram!
Milano, giovedì 18 luglio 2019.
Questo è stato il mio primo, vero, red carpet.
Lo ammetto, ero felicissima e lo sono tutt’ora…
perché anche se è stato solo il primo, piccolo passo, ha lasciato l’impronta nel mio cuore.










Testo a cura di Micol Uberti
Fotografie (dove non altrimenti specificato) a cura di Micol Uberti
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