Si mangia da Dio, nella sua provincia si trova l’unica “piazza d’acqua” esistente e lo sguardo può sconfinare nei suoi immensi paesaggi soleggiati: c’è bisogno di qualche altro buon motivo per andare a Siena?
Passare un weekend all’insegna del benessere a trecentosessanta gradi non è certo difficile qui: io ho deciso di partire per questa splendida destinazione settimana scorsa, a bordo della piccola ma molto capiente Lancia Ypsilon Unyca, per scoprire i luoghi più affascinanti da suggerirvi se voleste prendervi una pausa di evasione dalla routine dell’ufficio.
Il primo albergo ad accoglierci è stato l’antico borgo de La Bagnaia, un magico agglomerato di case riadattate ad hotel de charme della catena Hilton, Curio collection, nelle campagne senesi, così tanto esteso da dover richiedere l’intervento dello staff che accompagna i visitatori a bordo di comodi caddy, presi in prestito dall’adiacente campo da golf facente parte della struttura, per raggiungere reception, camere e la sontuosa Buddha Spa, a 2 km di distanza.
Purtroppo, al nostro arrivo, il cielo era un po’ indeciso, ma questo non ci ha certo impedito, tra una nuvola e l’altra, di rimanere a bocca aperta di fronte alle meraviglie di questo posto incantato!
Quando parlavo di borgo, intendevo proprio questo: presso La Bagnaia potrete fare due passi all’interno dei vicoletti rustici che vi accompagneranno al vecchio pozzo, a cancelloni in ferro battuto lavorati, agli angoli più verdi e nascosti…
Anche il cibo è davvero delizioso, la cucina è seguito da uno chef che sa fare dei piatti tradizionali delle vere opere d’arte: il piccione con patate viola al burro alla lavanda che ho mangiato qui ha lasciato un segno nel mio cuore!
Ma da grande amante delle mandorle, devo ammettere che ciò che mangerei altre mille volte ancora è il dolce che ha proposto: una deliziosa bavarese con semifreddo di mandorle e lamponi. Una delizia infinita, non solo per gli occhi!
Dopo aver ripreso le energie ed esserci debitamente rilassate, abbiamo fatto un giro nella splendida Siena. Ci sono alcune cose che dovete assolutamente vedere e che a me piace visitare ogni volta, come fosse la prima. Senza dubbio Piazza del Campo è uno spettacolo che ci invidia tutto il mondo: la sua forma a conchiglia è più unica che rara ed il Palio che ci si svolge ogni anno attira tantissimi curiosi.
Una particolarità meno conosciuta, però, è la piccola frazione di San Quirico d’Orcia, Bagno Vignoni. Qual è la sua caratteristica? Al centro del suo piccolo borgo (tanto per darvi un’idea, pensate che conta appena una trentina di abitanti!) si trova la Piazza delle Sorgenti: una vera e propria “piscina” di acqua termale calda!
Forse pensare all’acqua calda, in questi giorni, non vi solletica proprio la fantasia… allora vi tiro fuori io il coniglio dal cilindro e vi dico subito qualcosa che stimolerà il vostro interesse!
Alle porte di Siena, infatti, si trova un ristorante eccezionale, in cui siamo andate per cena: si chiama Particolare ed appena arrivate capirete che lo è, di nome e di fatto!
Innanzitutto è l’unico locale toscano ad avere un tavolo riservato proprio davanti alla cucina a vista, a cui solo pochi fortunati potranno sedersi, naturalmente previa prenotazione.
In secondo luogo, non potete farvi mancare un giretto nelle varie sale del ristorante: solo così potrete notare le pareti in tufo della cantina, i bellissimi colori scelti per i complementi d’arredo, il gusto semplice ma d’impatto dei lampadari a muro, i tre camini che si intravedono già dalla strada, in prospettiva dalla vetrata principale…
Camini? Quali camini?
Quelli rotondi, luminosi, che si intravedono (di fianco al mio riflesso… ops!) in fondo alla sala da pranzo! Non avreste detto che lo erano, vero?
Sono proprio loro che hanno ispirato il semplicissimo logo del Particolare!
Se vi state divertendo a stupirvi, allora è proprio il caso che vi fermiate per cena qui.
Il menù di degustazione che ci hanno riservato è stato davvero eccellente: ve lo avevo già accennato sul mio profilo Instagram, la passata di piselli con riso venere e calamari era davvero deliziosa…
…ma qualcos’altro è addirittura riuscita a battere la sua bontà, per il mio palato!
Sto parlando del flan ripieno di formaggio fondente e servito con pera cotta nel Sangiovese. Era così buono che ho chiesto il bis!
Nei piatti dello chef si ritrova tutto il sapore vivace della Toscana e nell’allegria cortese dello staff si ritrova tutta la cultura di un popolo che ama ridere e stare in compagnia.
Oh, quasi dimenticavo! Mi raccomando, chiedete di assaggiare un calice del delizioso “Sangiovese bianco” che hanno in carta qui: sentori di prugne, sapori armoniosi e inaspettati si apriranno al vostro palato!
L’indomani mattina, dopo una colazione rapida che ho voluto godermi nel gazebo di fianco alla mia splendida stanza, siamo ripartite alla volta di Firenze.
Qui, una tappa nel centro benessere Asmana era assolutamente d’obbligo!
Soprattutto per me, che amo tantissimo il mondo luccicante e ridondante dell’India e dell’Oriente: qui tutto l’arredamento proviene da queste terre lontane e ogni dettaglio parla di lusso e di quiete.
Anche i luoghi più ispirati alla campagna mi sono piaciuti moltissimo: primo fra tutti la Stanza del Fieno, in cui sono andata a riposare un pochino dopo aver ricevuto un massaggio Lomi Lomi molto rilassante e dentro alla quale si respira un profumo a cui sono molto affezionata.
Mi è dispiaciuto parecchio di non esser riuscita a sperimentare anche uno dei tanti rituali che Asmana propone all’interno della loro particolarissima Wine Sauna, il cui corpo centrale e il soffitto sono ricavati dai legni di vecchie botti di vino…
…ma per noi era già ora di ripartire nuovamente, per avvicinarci a casa.
Rientrando a Milano, abbiamo infatti spezzato il viaggio rascorrendo la notte nel romantico Villino di Porporano, un piccolo bed and breakfast che si nasconde tra le vie di un piccolo comune di Parma. Passando per la strada non direste mai che al di là di quelle mura si trova un luogo simile! Sembra di entrare in una favola!
La colazione ha tutto il sapore dell’accoglienza emiliana: è la proprietaria a preparare il caffè, le torte e tutte le prelibatezze che propone!
La cosa che mi è piaciuta di più di questo assaggio del Centro Italia?
L’aver ritrovato famigliarità, seppure in forme diverse, in ogni luogo in cui sono stata.
La cosa che mi è piaciuta di meno? L’essere tornata a Milano!
Ma ehi, lo dice Tiziano, con il ritorno inizia un altro viaggio, giusto?
E così, dopo una manciata di giorni, ero già pronta a ripartire…
Troverete venerdì prossimo il mio racconto del tour delle Langhe!
Buon weekend!
Testo a cura di Micol Uberti
Fotografie a cura di Micol Uberti e Franca Bergamaschi
Si ringraziano
i Rocchi Cashmere (poncho bianco latte e beige)
Lancia Auto
Kiabi (shorts optical)
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