E’ sabato, c’è il sole e la Franciacorta ha voglia di far festa.
Non lo so se sia perché è un territorio abbastanza piccolo, oppure perché è proprio lo spirito che c’è qui… fatto sta che, quando c’è qualche evento speciale, lo si percepisce nell’aria su tutto il lago d’Iseo.
Durante il weekend appena passato, infatti, le cantine delle aziende vinicole della zona hanno aperto i loro cancelli e le loro bottiglie al pubblico, consentendogli di degustare i propri vini.
17 Settembre 2016, Borgonato (BS) – Entro nel giardino di Berlucchi e già mi innamoro.
Il grande prato curatissimo, il tavolino ricavato da un tronco di albero tagliato che si trova all’ombra di un ulivo, un altro tavolo in pietra attorno al quale vedo delle sedie in ferro battuto bianco che catturano immediatamente la mia attenzione… ogni dettaglio è una favola. E poi si sente da lontano la voce gioviale dell’enologo Arturo Ziliani che racconta il millesimato ’61 Nature agli ospiti. Lui è niente meno che il figlio di Franco, che produsse il primo Franciacorta nel 1961 con Guido Berlucchi, secondo il metodo classico che prevede la seconda fermentazione in bottiglia. Si avvicina poi anche uno chef, un uomo discreto e dal sorriso largo e luminoso. Si tratta di Stefano Cerveni, che per l’occasione ha creato tre proposte gourmet da degustare insieme ad un calice di fresco Nature. Mentre racconta il modo in cui ha ideato e preparato i piatti, una crema di patate viola con gamberi crudi e cipolla rossa, uno sformatino di tinca di lago e un’insalatina di pop corn di pollo con sarde di Montisola, lo guardo e penso che le stelle che Michelin gli ha riconosciuto sono davvero le stesse che brillano nei suoi occhi mentre parla del suo lavoro, della sua passione, della sua vita.
La proposta che ho preferito, per palato, è stata l’ultima (e forse si intuisce anche dalla quantità di scatti che le ho dedicato!) ma questo millesimato leggermente sapido e tondo ha esaltato e si è lasciato esaltare alla perfezione anche dagli altri due piatti.
Ecco a voi le fotografie di un pomeriggio pieno di sapore e di gioia.
Fotografie a cura di Micol Uberti