I vicoli svuotati dei passi e riempiti di silenzi riconcilianti, ombre e luci che si contrastano violentemente in un equilibrio dolcissimo, i colori che si accendono ed esplodono nella luminosità ovattata del sole di mezzogiorno: l’estate è un periodo dell’anno in cui tutto cambia, dal ritmo del cuore pulsante della città in cui vivo fino all’odore dell’aria che si respira, che accoglie i profumi dei piatti che i ristoranti in Darsena servono ai tavolini disposti lungo l’alzaia, liberi di volare senza rimanere rinchiusi nelle sale che si riparano dal freddo invernale dietro le porte chiuse. Cambia l’occhio, che si stringe per mettere a fuoco nonostante gli sferzanti riverberi di luce, cambia la pelle che si prepara ad abbronzarsi e si addolcisce quando il gelato cola sulle dita mentre passeggi per Milano. Non sarà come essere al mare, ma questa affermazione assume un senso solo se ti soffermi a pensare concretamente al punto in cui ti trovi… perché vi assicuro che qui, in un posto che amo moltissimo, qui nel Vicolo dei Lavandai sul Naviglio Grande, sembra di essere in una di quelle strette stradine del Sud Italia, tanto piccole da farti sentire abbracciata, tanto semplici da avere un sapore di atemporalità che ti fa dimenticare che esiste tutto il resto della Terra, oltre le pareti di quelle case che si stringono sopra la tua testa. Ho capito che, così come la bellezza sta negli occhi di chi guarda, pure il modo in cui viviamo il mondo intorno a noi è determinato dallo spazio che gli facciamo nel nostro cuore, trasformando ogni meta in una nuova casa ed ogni passo in un viaggio incredibile. Basta imparare a dare del tu alle nuove prospettive e farci amicizia per accorciare le distanze con luoghi sconosciuti… e non smettere mai, invece, di trovare un nuovo dettaglio in ciò che abbiamo sotto al naso tutti i giorni.
Vicolo dei Lavandai è, per me, uno degli #AtypicalPlaces di questa stagione e non ho certo potuto scegliere set migliore per esaltare la bellezza di un altro must della mia estate 2016, un meraviglioso tubino firmato Desigual, in tinta unita nera, impreziosito sulla gonna da un traforo che lascia intravedere, irriverente, la sottoveste piena dei colori e le forme inconfondibili del brand. Un modo per celebrare l’allegria spagnola e accarezzare l’eleganza italiana! Perché i confini non esistono.
Fotografie a cura di Luca Ronchi (Instagram)
Che dire? Bella tu, le foto, la location ed il vestito nonostante non sia uno dei miei brand preferiti!
Va beh..Hai capito: perfetto! ❤
Grazie mille di cuore! 😍
Trovo che questo abito sia proprio il giusto equilibrio tra eleganza e fantasia, mi piace un sacco!
Grazie per essere passata di qua,
un bacio!